Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 28 febbraio 2011 Nell’ottobre del 2009 segnalai con una interrogazione la difficile situazione del canile/gattile di Tione e lo scaricabarile degli amministratori comunali rispetto al problema. La risposta, formalmente corretta (“la competenza in materia è del comune”) ha forse erroneamente convinto i medesimi amministratori che del problema potevano disinteressarsi ancora di più (se fosse stato possibile). L’erogazione a spese del comune dell’energia elettrica alla struttura che ospita il canile/gattile è stata prima ridotta e poi sospesa e nessun altro tipo di contributo o sostegno viene dal Comune (o dal comprensorio, oggi comunità di valle). Eppure l’Associazione ha dato ampia prova di affidabilità e consistenza (i soci sono oltre 200) e si è fatta carico di spese anche rilevanti per sistemare alla meno peggio la struttura ove opera in situazione di grave precarietà, e si sta prodigando per assicurare l’affido degli animali custoditi. Benché la competenza in materia sia comunale è altrettanto vero che in capo all’Amministrazione provinciale rimane un obbligo di vigilanza non fosse altro che per garantire l’attuazione di misure atte a prevenire l’insorgere di problemi igienico-sanitari e di convivenza uomo-animale. Peraltro i dati dimostrano che se a Tione da qualche anno non operasse l’Associazione APAG il fenomeno del randagismo e delle colonie feline avrebbe creato senz’altro qualche problema ai censiti ed all’Amministrazione. Da ultimo ricordo che le disposizioni di profilassi per la rabbia – in base alle quali proprietari di cani e gatti sono stati invitati a far vaccinare i propri animali – rimarrebbero lettera morta per gli animali randagi privi di qualsiasi punto di riferimento. Ed allora è chiaro che questi potrebbero diventare incolpevoli vettori del diffondersi della malattia. Tanto premesso interrogo il Presidente della Provincia per sapere se non ritenga doveroso chiedere all’Amministrazione comunale le ragioni di una scelta che sottovaluta un problema ed il valore dell’azione del volontariato e per sollecitare conseguenti atti concreti, con il pieno coinvolgimento di chi opera da tanti anni sul territorio. cons. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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